Indicazioni per la prevenzione del rischio Legionella nei riuniti odontoiatrici durante la pandemia da COVID-19
Istituto Superiore di Sanità:
Per effetto dei diversi provvedimenti normativi recanti misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 (da ultimo il DPCM 26 aprile 2020) si è avuta una sospensione o una drastica riduzione di alcune attività e nella frequenza e nella gestione di molti edifici associati a dette attività. Tra queste, merita una menzione la riduzione considerevole dell’erogazione delle prestazioni odontoiatriche con conseguente fermo tecnico di molti riuniti. Pertanto, a causa del ristagno dell’acqua e in seguito alla conseguente formazione di biofilm e, quindi, alla maggiore proliferazione di microrganismi a cui esso è associato, è possibile considerare aumentato il rischio di infezione da Legionella.
Peraltro, alcuni autori hanno evidenziato che il 20% dei pazienti COVID-19 avevano presumibilmente contratto un'infezione secondaria da Legionella pneumophila avendo un titolo anticorpale IgM positivo.
Alcuni pazienti, in particolar modo quelli più vulnerabili quali, ad esempio, i soggetti che soffrono di malattie respiratorie croniche, gli alcolisti, i diabetici e i pazienti immuno-compromessi, potrebbero risultare esposti ad aumentato rischio di infezione respiratoria durante le cure dentali a seguito dell’inalazione di aerosol contaminato. Quest’ultimo rappresenta un potenziale rischio professionale anche per il team odontoiatrico, controllabile con l’adozione di idonei dispositivi di protezione individuale (DPI).
Negli ultimi anni i circuiti dei riuniti odontoiatrici sono stati oggetto di molteplici studi che hanno evidenziato come spesso risultino contaminati da patogeni idrotrasmissibili, tra cui Legionella.
L’acqua è costantemente presente nel circuito idrico che alimenta gli strumenti rotanti, il manipolo ultrasuoni, la siringa acqua-aria e il gruppo idrico bicchiere-bacinella di ciascun riunito odontoiatrico. Tale circuito, costituito da tubi flessibili in poliuretano o PVC e tubi rigidi in altro materiale plastico, può essere contaminato da diverse specie microbiche organizzate a formare biofilm.
I microrganismi, quindi, possono facilmente essere diffusi nell’ambiente circostante tramite aerosol o droplet generati dall’utilizzo della strumentazione rotante ed ultrasonica ed essere inalati o introdotti direttamente nel cavo orale del paziente. A seguito di questo potenziale pericolo, nelle linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi, un paragrafo specifico è stato dedicato al rischio di infezione da Legionella associato alle cure odontoiatriche.
Inoltre, ai fini della sicurezza del paziente e degli operatori, il responsabile della struttura odontoiatrica, in qualità di datore di lavoro, ha l’obbligo di contenere il rischio Legionella ai sensi del DL.vo 81/2008.
Gli specifici obblighi in materia di prevenzione e controllo della legionellosi nei riuniti odontoiatrici si possono inquadrare nella più generale valutazione e gestione dell’acqua negli edifici in accordo con i dettami del DM 14 giugno 2017 (9) e secondo le linee guida OMS sulla sicurezza dell’acqua negli edifici.
Nel rispetto del “Principio di precauzione”, si devono sempre mettere in atto azioni e adottare ogni sistema e presidio disponibile, basati sull’effettiva efficacia, per evitare il rischio di esposizione a potenziali patogeni, ivi compresa Legionella.
Questo documento, ispirato anche a un documento dell’ESCMID Study Group for Legionella Infections (ESGLI) preparato in occasione della pandemia di Covid-19 (11), è rivolto a tutti coloro che sono coinvolti nell’erogazione, in ambito pubblico e privato, di prestazioni odontostomatologiche ed intende fornire indicazioni per contenere il potenziale rischio di trasmissione di infezione da Legionella legato all’acqua contenuta nei riuniti odontoiatrici.
Scarica Allegato